Aquacomputer Airplex Radical 2 360, analisi nel dettaglio parte II
Andiamo ad approfondire ulteriormente l’analisi del nostro Aquacomputer Airplex 2 360. Abbiamo notato in precedenza come ci siano delle viti (sia torx che a brugola) che legano il corpo radiante al frame.
Una volta rimosse le viti possiamo togliere il frame e osservare la struttura dell’Airplex Radical 2 360 nudo e crudo.
La struttura del radiatore è molto particolare. Non troviamo le classiche canaline “schiacciate” e le due camere distinte e separate lateralmente poste una accanto all’altra.
Nell’Airplex Radical 2 360 le camere sono schiacciate e sono poste una sopra l’altra e le canaline sono cilindriche e misurano 0,8cm di diametro.
Il liquido entra nel foro di ingresso e riempie tutta la camera di entrata. Spinto dalla pressione attraversa i tubi lungo tutta la superficie del radiatore per poi fare il percorso inverso tramite la seconda fila di canaline. Come si vede chiaramente nella foto, il liquido passerà dai tubi di sotto a quelli di sopra (o viceversa a seconda di come utilizzeremo le connessioni) per poi passare attraverso il radiatore (come si vede le canaline nella parte inferiore fanno compiere un giro di 180° al liquido) e va a riempire la camera di uscita del liquido, che uscirà raffreddato dal foro di uscita.
Dall’altro lato notiamo come sia presente un altro foro (non filettato) con o-ring che non ha funzioni patricolari. Si può notare all’interno la presenza della canalina cilindrica in rame.
E qui una foto del nostro Aquacomputer Airplex 2 360 Aluminum Fins smontato completamente dal suo frame.