Abbiamo eseguito per alcuni giorni i classici test per vedere come si comportava la tastiera Razer Huntsman Mini. Vediamo nel dettaglio le nostre impressioni.
Ergonomia
La Razer Huntsman Mini con il suo formato del 60% richiede un minimo di adattamento che non è lo stesso che si ha passando da una Full Layout ad una TKL. Infatti l’assenza di numerosi tasti e le dimensioni ultra compatte vi porteranno per le prime ore a commettere numerosi errori di battitura visto che tenderete sempre a puntare le dita a posizione ora non più ‘’disponibili’’.
Tale premessa è valsa anche per me (seppur con tempi di adattamento decisamente più ridotti) che fino alla stesura di questa recensione stavo utilizzando una 65% che voi direte ma non c’è poi molta differenza e io vi risponderò semplicemente con ‘’ce n’è’’. Questo riguarda sempre l’aspetto abitudinario che ognuno di noi ha e che porta con sé e anche nei piccoli cambiamenti.
Ora all’atto pratico la Huntsman Mini offre poco margine di utilizzo a 360 gradi essendo un modello studiato per ottimizzare non solo lo spazio ma anche la tipologia di utilizzo che è il Gaming puro. Nulla vieta di utilizzarla per un utilizzo desktop e per scrivere testi grazie e finalmente al layout italiano ma scordatevi un utilizzo office soprattutto se i numeri viaggiano nell’ordine di secondi nell’utilizzo quotidiano. Potrebbe essere anche possibile ma risulta un utilizzo lento e per certi versi laborioso.
Quindi la Huntsman Mini performa ottimamente per un utilizzo blando e veloce che richiede il minimo indispensabile. Anche utilizzare in duplice funzione le freccette diventa complicato e poco pratico.
La digitazione nel complesso però è un aspetto di cui la Huntsman Mini si fa forte grazie alla vicinanza di tutti i principali tasti a cui si somma inaspettatamente l’impiego di switch ottici Razer Purple (la controparte dei conosciuti CHERRY MX Blue) che restituiscono un ottimo controllo e feedback tattile oltre che acustico. La possibile regolazione su tre livelli sopperisce in parte anche alla mancanza di un poggiapolsi dedicato per coloro i quali sono soliti poggiare i polsi sul tavolo/scrivania per scrivere.
La qualità nel complesso è assodata come da precedente recensione.
Game
Per le prove in game abbiamo aggiornato i titoli e ci siamo soffermati su un unico titolo che è il nuovissimo Call Of Duty Modern Warfare III. Ringraziamo infinitamente e nuovamente Activision per la disponibilità dimostrata nel supportarci e fornirci il gioco completo.
In gioco la Razer Huntsman Mini seppur non adotta switch ottici Razer Linear Red riesce a restituire un ottimo feedback e prestazioni di tutto rispetto. Soprattutto in risposta visto che l’attuazione parte dal primo input a 1,5 mm per arrivare al secondo di fine corsa di 3,6 mm. Valori che possono sovrapporsi a quelli di un CHERRY MX Silent Red senza scomodare i più veloci MX Speed Silver.
Quindi in gioco la Huntsman Mini come avevamo già constatato tempo fa garantisce prestazioni e reattività di prim’ordine. Il software Razer Synapse che non ho avuto necessità di impiegare in alcun modo permette comunque una personalizzazione più profonda in caso di utilizzi specifici o in game che differiscono da un FPS.
Non dimentico l’ottimo controllo offerto anche dai CAPS in PBT Double Shot con la loro superficie leggermente rugosa.
Completa l’aspetto videoludico della Razer Huntsman Mini l’illuminazione RGB Razer Chroma che in molti giochi offrirà effetti di luce ad hoc. Purtroppo Modern Warfare III non rientra tra questi ma sono solito guardare poco la tastiera mentre gioco, come penso moltissimi di voi.