SST-ST65F-PT: analisi dell'interno
E’ tempo di aprire la scocca di protezione! ATTENZIONE: Ricordiamo che questa procedura, per via della rimozione delle quattro viti e della rottura del sigillo di garanzia, invalida quest’ultima. L’apertura quindi è altamente sconsigliata a meno che non sia scaduta la garanzia e che sia necessario cambiare la ventola, o eseguire direttamente riparazioni o misurazioni (da effettuare solo da personale esperto e qualificato). L’apertura dello scudo esterno di protezione richiede una certa manualità quindi vi invitiamo caldamente a fare la massima attenzione durante questo processo, anche per evitare che si possa spanare qualcuna delle viti.
Primario: comparti di filtrazione delle EMI ed RFI e switch primario
Aprendo la scocca di protezione superiore si nota che è stato adottato un design differente dalle precedenti versioni, per via delle necessità più stringenti in materia di efficienza; stando a quanto dichiarato dal produttore, l'unità è di produzione "High Power" (Brand OEM Sirtec), prima al mondo in commercio avente questa nuova piattaforma. Il focus principale per questa unità non era in primis l'eccellenza in materia di stabilità, bensì il raggiungimento di un forte equilibrio tra le componenti e le caratteristiche peculiari complessive. Negli ultimi anni molte compagnie hanno rilasciato modelli 80 Plus Platinum come top di gamma per categoria, nella loro linea produttiva; per SilverStone, data la forte concorrenza, si è cercato invece di ridurre il format dimensionale e migliorare quindi la dissipazione del sistema, migliorando i flussi di ventilazione interni. In sostanza quindi benefici maggiori, a scapito di qualche piccola e fondamentalmente ininfluente differenza in materia di regolazione elettronica. Il target di questi modelli non è l'utilizzo in sessioni di OC estremo con azoto liquido, bensì quindi offrire un serio competitor sotto molteplici aspetti, in sostanza ben più importanti di qualche lieve differenza numerica.
La presenza di dissipatori passivi di moderate dimensioni è l'indice del ridotto quantitativo di calore generato nel processo di conversione, e ciò determina immediatamente eccellenti premesse per quanto concerne la rumorosità complessiva, e conseguentemente la gestione termica. Da notare infatti che la ventola è la medesima delle unità 650 e 550W con certificazione Gold. Cominciamo dall'analizzare lo stadio primario, e le protezioni in ingresso. Il primo elemento di un alimentatore moderno è il sistema di filtraggio delle emissioni elettromagnetiche e radio, precisamente l’EMI/RFI Transient Filter. Viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC. In questa unità troviamo, posizionato su di un PCB verticale, un condensatore ad X e due ad Y, oltre ad un induttore toroidale. Sul PCB principale, che riporta le sigle NO-781 REV-02 2015/06, invece troviamo un condensatore ad X, due a Y, un fusibile, un induttore toroidale ed un MOV.
NOTA GENERICA: il transient filtering stage viene posizionato necessariamente dietro all’ingresso della corrente AC e devono essere incluse le necessarie componenti affinché non ci siano interferenze elettromagnetiche. In merito al varistore (MOV, Metal Oxide Varistor), quest’ultima è sostanzialmente una resistenza, voltaggio-dipendente, che protegge l’alimentatore ed il sistema da picchi di voltaggio provenienti dalla rete elettrica esterna. Vi ricordiamo che se un alimentatore non è dotato di un MOV nell’EMI/RFI Transient Filter si dovrebbe sempre utilizzare il proprio sistema con un gruppo di continuità (o UPS), che agirà da filtro a protezione dei picchi di voltaggio; questi ultimi potrebbero danneggiare seriamente non solo l’alimentatore stesso ma anche l’intero sistema! In alcuni casi questa componente viene rimossa per ragioni di costo di produzione, e progettazione.
Proseguendo nel primario troviamo il bridge rectifier, con un piccolo dissipatore specifico in alluminio. Il condensatore utilizzato è del marchio Nippon Chemi-Con, 400x470V e specificato fino a 105 °C, diversamente dal modello da 500W che presentava una unità da 390 microFaraday, specificata fino a 85 °C. Troviamo quindi la stessa configurazione del modello da 650W Gold.
La circuteria PFC è regolata anche in questo caso, precisamente tra il primario ed il secondario, da un IC Infineon ICE3PCS01G ovvero lo stesso modello presente nella variante da 550W. Il produttore lo classifica come "Standalone Power Factor Correction (PFC) Controller in Continuous Conduction Mode (CCM)".
Poco dopo troviamo anche il "High Performance Resonant Mode Controller" Infineon ICE2HS01G
http://www.infineon.com/dgdl/Infineon-ICE2HS01G-DS-v02_01-en.pdf?fileId=db3a30432a40a650012a458289712b4c
NOTA GENERICA: i condensatori del circuito primario agiscono come buffer e sono molto importanti perché la loro presenza aiuta a proteggere il nostro alimentatore ed il computer stesso da pericolosi sbalzi di tensione e generalmente vengono collegati in parallelo al fine di sommare le singole capacità o, alternativamente, per modelli meno potenti. La tipologia dei condensatori utilizzata è quindi molto importante perché la vita di queste componenti si dimezza in base all’aumento della temperatura di ogni 10 gradi Celsius, sotto un normale carico di lavoro; questo significa che utilizzando modelli di condensatori capaci di gestire, senza il minimo problema anche 105 gradi Celsius, la durata della loro vita potrebbe essere addirittura pari al doppio rispetto a modelli standard da 85 gradi Celsius! Questo fattore è uno dei più sponsorizzati nel campo degli SMPS, non a caso ci si vanta della presenza di condensatori giapponesi nella propria unità, capaci appunto di sopportare temperature maggiori e quindi prolungare la vita stessa dell’unità.
Trasformatore e secondario
La tipologia utilizzata nel secondario è la rettificazione sincrona, con due convertitori DC-DC per le rail minori. Troviamo dei transistor installati su di un dissipatore, posteriormente ad un PCB verticale dove trova alloggio il controller PWM, che però non è identificabile per via dell'impossibilità di dissaldare le componenti. Nei modelli precedenti è stato montato un Anpec PAW7159. Ottima la qualità dei componenti del secondario, con condensatori allo stato solido e codensatori elettrolitici Nippon-Chemicon.
Da notare anche la presenza sulla carta di una ripartizione multirail, che prevede però saldatura posteriore delle terminazioni +12V, al fine di realizzare una singola uscita.
NOTA GENERICA: la colla sul PCB che osservate è uno standard di montaggio, perché così facendo si posizionano prima le componenti sul PCB inferiore, poi si fa in modo che aderiscano al PCB tramite l’adesivo termico ed infine c’è l’inserimento dell’intera struttura nella macchina di saldatura a onda (senza Piombo presumibilmente). Così facendo si ottiene una qualità di assemblaggio, e conseguentemente di saldatura, migliore.
CONTROLLER PWM
Si nota di seguito l'IC PS223 "4-Channel Secondary Monitor IC With 4-Channel OCP And Additional OTP", del produttore Silicon Touch Technology Inc:
http://www.alldatasheet.com/datasheet-pdf/pdf/307254/SITI/PS223.html
NOTA PS223: è stato progettato in modo specifico per i sistemi aventi SMPS. Questo controller è molto interessante in quanto permette di gestire funzioni quali l'OVP (Over Voltage Protection), l'OCP (Over Current Protection), l'UVP (Under Voltage Protection) ed il segnale Power Good Ok. L' OVP ed UVP monitorano le rail da 3.3V, 5V e 12V e proteggono sia il PC che l'SMPS, l' FPO viene aumentato quando uno di questi voltaggi eccede il range dei valori operativi. Un canale addizionale OTP aiuta nel monitoraggio termico qualora ci fosse un aumento della temperatura interna delle componenti. Il segnale Power Good invece segnala al PC quando l'alimentatore è pronto, oppure quando si sta per spegnere, il che significa che permette di far lavorare correttamente l'alimentatore, nelle giuste condizioni di accensione e spegnimento.
NOTA SINGLE/MULTI RAIL: è meglio single o multi-rail ? Il problema sarebbe un tantino complesso da affrontare perché sarebbero molti i parametri da discutere ed approfondire, però con alimentatori di fascia alta generalmente non c’è differenza. Il fatto che ci siano Single Rail, specifiche e dedicate, porta ad una generale ripartizione migliore dei cavi, e della corrente in uscita, rispettando quindi la specifica Intel nella ripartizione della potenza. Molti alimentatori multi rail in realtà non sono altro che single rail con saldature più o meno curate. Gli alimentatori Single Rail sono molto apprezzati per l’overclock estremo in quanto spesso si eccedono le limitazioni imposte dallo standard ATX sulla singola linea. In questo caso però siamo dinanzi ad un alimentatore Single Rail; quanto detto precedentemente corrisponde al vero, però bisogna anche ricordarsi che Intel stessa specifica che gli SMPS dovrebbero avere sistemi multi-rail con corrente massima di 20A per canale. In questo caso siamo dinanzi ad un valore pari al doppio, però c’è da notare che la ripartizione per connettori ed uscite è esemplare, indi per cui non si avrà il minimo problema in nessun caso.